Sono passati ormai diversi decenni da quando in una piccola saletta posta in Via Sterpi a Camaiore, tenevo delle serate con 5/6 amici che venivano ad ascoltare i miei discorsi su temi che allora pensavo fondamentali. Ero molto giovane e mi appassionavano i percorsi spirituali, quelli un po’ intrisi d’orientale, di meditazione e di yoga. Spesso tutto quanto imparentato con libri di Carlos Castaneda, il gruppo di Ur, Giuliano Kremmerz, Rudolph Steiner ed altri, ma molti altri. Queste mie conversazioni con loro divennero un appuntamento fisso, due volte alla settimana, dopo il lavoro e sempre più spesso gli amici portavano altri amici e così col tempo, diventammo un gruppone. In una di queste serate dove parlavo del culto della antica Dea Diana sul nostro territorio, era presente l’assessore alla cultura del comune. Rimase molto colpito da quelle riunione e mi propose di svolgere alcune conferenze aperte al pubblico patrocinate dall’amministrazione comunale di Camaiore. Da lì inizio il percorso di migliaia di incontri e appuntamenti che continuano ancora oggi. Fondai un’associazione culturale dal nome il Cerchio di Pietre. Lo feci scegliendo quel nome, in onore ai nostri antenati che erano soliti sedersi in cerchio sulle alture erbose delle Apuane, per prendere decisioni importanti o per impartire degli insegnamenti. Talvolta questi cerchi di massi disposti in cerchio, possono ancora rinvenirsi sui nostri monti e anche altrove.
Col tempo, a seguito dei tantissimi incontri con persone arrivate in Versilia un po’ da tutte le parti, si formarono anime satelliti del Cerchio di Pietre. Una marchigiana presso la città di Ancona e una piemontese a Torino. In queste città mi reco una volta al mese, da tanti anni ormai e lì, mi fermo per 2/3 giorni per ricevere i pazienti ma soprattutto per alcune lezioni che tengo in quei gruppi.
In estate, si verifica ogni anno l’incontro tra i tre gruppi, Viareggio Ancona e Torino in occasione della cerimonia della capanna del sudore apuana. Negli ultimi due anni ho dato vita anche a un altro gruppo, un altra “succursale”, quella di Borgo a Mozzano in condivisione con Barga.